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    giovedì 17 ottobre 2013

    TOTALITARISMO ED IMMAGINE DEL SÈ

    Alla luce di 5000 visualizzazioni, un breve posto su totalitarismo e sè.
    Mi son rimesso a vedere un po' di storia come sempre da una prospettiva personale e mi sono accorto che parte del potere dei regimi totalitari è proprio nel incarnare, anche se spesso in modo parziale, distorto e fuorviante, alcune delle caratteristiche del Sè. L'autorità, indiscussa, l'onnipotenza, l'essere nel giusto, il dissipare ogni dubbio... non si può far altro che obbedire, il governo, il partito, il tal dittatore è l'eroe, il salvatore, il complimento delle promesse, il riscatto, finalmente la rivincita, ed io sono dalla parte del giusto.
    Pura follia si dirà... ma credo che più o meno funzioni davvero in questo modo, senza contare poi le fazioni di leccagginaggio vario e di seguire l'onde perchè è moda. Certo la propaganda ha un peso enorme in tutta la vicenda, così come il modellare le cose per dare una forma più gloriosa, certa, solare, splendente...
    Poi certo, gli oppositori si fanno tacere in modi più o meno subdoli e con il potere del negazionismo tutto si pulisce. Non vorrai mica andare contro la tua nazione ed il bene del tuo paese? Non vorrai tradire le tue radici e le tue origini? Se sì, sei feccia, traditore (e a seconda del orientamento politico e della strategia di regime si aggiungono differenti titoli, direi addirittura epitaffi).
    Così tutto si riduce al "semplice": obbedienza. Ciò che bene e ciò che è male è solo assunto del eletto gruppo al potere. Bianco e nero, le sfumature non esistono... se le vedi è perchè non vedi bene. Difficile muoversi in questo ambiente... e a volte ci si trova obbligati a fare scelte di cui magari ci si pente con il tempo e a decidere quali sono le nostre priorità in momenti davvero difficili o per debolezze morali, mentali, etiche ci si trova a compiere addirittura crimini. Ma tutto si scarica nel sè, la responsabilità è del regime, non sono più individualità, sono pedina. E così anche comprendere del tutte le responsabilità individuale diventa un gioco difficile. L'unico vero peccato è che questo sè non si preoccupa per nulla del bene comune, e si corrompe con molta facilità incarnando le bassezze che si propone, in propaganda, di eliminare.
    La morale... cerchiamo il Sè in noi stessi o se ne cerchiamo la luce altrove, apprendiamo a cercare davvero bene e a intepretare saggiamente i 'segni'.

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