sabato 19 luglio 2014

Ma quanti culti!!! ...

In questi giorni, anche per una questione famigliare, mi sono trovato ad affrontare la varietà dei culti, in particolari le varie chiese cristiane. Ce ne sono davvero per tutti i gusti, così come per carità, accade in altri culti non cristiani, dalla new age, wicca, a religioni che si collegano all'induismo, etc etc
I grandi dilemmi che vedo nel tema sono: quando un gruppo diventa una setta? Quando il fervore religioso è solo fanatismo? E nel caso specifico delle chiese cristiane, ma la cosa è estendibile ad altri tipi di culti, quale è dunque la corretta intepretazione del tal verso della Bibbia.

venerdì 6 giugno 2014

IL SENSO DI COLPA

Il senso di colpa nasce dal peso della responsabilità di qualcosa, di qualcosa che sentiamo dobbiamo fare, che ci viene detto che è nostro dovere compiere ed ottenere un certo risultato. Il fallimento è peccato, colpa, abbandono. Il senso di colpa a volte è pure un mezzo educativo, ma può senza dubbio portare a sentirci inadeguati, pieni di rabbia, risentimento, oppure inutili e perdenti e dei falliti. A volte il senso di colpa è una strategia di qualcuno che lo addossa sempre agli altri per qualche fine utile. Credo sia bene apprendere a sopportare il dolore ed il disagio, ma anche a saper andare oltre. Ogni peccato viene perdonato se si comprendere cosa davvero è successo ed il fatto di essere stato causa di sofferenza, magari anche senza rendercene conto. Nel vivere nel mondo delle forme, sofferenza e morte esistono, ma andiamo oltre, è solo una parte della verità.

lunedì 12 maggio 2014

La semplicità

Il ritorno a quella semplicità che in vero è sempre dentro di noi, è la chiave di volta al ritorno a casa. Non tanto imparare a comprendere, teorizzare, analizzare, confutare, ma ascoltare, sentire, lasciarsi andare. I nomi sono nomi e le forme sono forme, l'essenza è ciò che davvero è, ed è indescrivibile, ma sperimentabile ascoltandola, sentendola. È l'anima, dio, l'essere, e via con mille nomi, ma ci si riferisce sempre a quello che è oltre agli schemi e agli intelettualismi. Il cammino della riscoperta è facile ma ce lo complichiamo... lasciassimo andare le cose come vanno, cosa che comunque succede, la corrente ci porta dove deve. Colpe, meriti, vittorie, sconfitte, ... solo parole... ascolta il silenzio e basta.

venerdì 14 febbraio 2014

Riguardo alla reincarnazione

La reincarnazione implica il continuare di qualcosa che per qualche motivo non è stato realizzato. Nel ambito del Advaita, rendersi conto di essere l'eternità e dimorarci è andare oltre il ciclo delle reincarnazioni. Non resta nulla in sospeso da terminare, e scomparendo ogni illusione di individualità e distinzione del tutto, anche ciò che si incarna scompare, o si rivela per ciò che è : amore, eternità, beatitudine, Sè, ...
Certo il liberarsi di tanti limiti apre la coscienza, o meglio l'attenzione verso l'universalità della nostra coscienza, e ci rendiamo sempre più consapevoli di tanti stati interiori, che per qualcuno sono di vite passate. Un advaitin non cade però in troppe speculazioni sul tema, qualunque cosa sia sono sempre giochi della mente e delle percezioni. Personalmente li vedo come un indice che mostra che la "realtà" è qualcosa di più amplio di ciò che a volte crediamo. Andiamo oltre ed immergiamoci nell'eternità che è la nostra vera dimora :)

domenica 26 gennaio 2014

Il Cuore Spirituale

Spesso si sente parlare del importanza del Cuore o del Cuore Spirituale, ma cosa s'intende?
Inizio a segnalare un mio errore interpretativo... consideravo che l'ascesa di kundalini nel sahasrara, qualsiasi cosa possa significare, detta in altre parole l'esperienza mistica estatica, fosse la realizzazione.
Ma non è così, non del tutto. Ci vuole stabilità e questo è il punto cruciale e solo nel Cuore può avvenire.

mercoledì 1 gennaio 2014

La Realizzazione Spirituale o Come si Voglia Chiamarla

La realizzazione spirituale, o realizzazione, o come vogliamo chiamarla, in realtà è qualcosa di semplice e naturale: è dimorare in noi stessi. Dimorare in noi stessi vuol dire sentirsi sempre e totalmente parte del tutto, oltre la nostra condizione di identificazione con la nostra storia di vita, il nostro corpo, le nostre abitudini. È un ritornare bambini perchè si inverte il processo di identificazione tramite cui la mente crea immagini, mondi, giochi, regole, ... Non implica il restare chiusi in una cella e non agire nel mondo, ma essere distaccati dalle 'proprie' azioni. L'idea di corpo, io, sono idee, nulla più.