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    mercoledì 25 settembre 2013

    IL SIGNIFICATO DI PENITENZA E PRATICHE DEVOZIONALI

    Credo che possiamo vedere differenti significati nelle pratiche di penitenza e devozione, siano essere per un fine generico, una evoluzione interiore, o per un motivo pratico, per chiedere la grazia per qualcosa.
    Sicuramente c'è un desiderio, una necessità molto forte dietro (questo sempreche non siano sceneggiate pubbliche stile farisei, nel senso in cui cristo li critica nei vangeli, finalizzati quindi a mostrarsi santi per farsi pubblicità per vantaggi personali ma vivendo in uno stato consistente di ipocrisia, uno stato voluto aggiungerei e giustificato) e questo spinge a fare qualcosa e per tradizione o forse davvero per disperazione, si giunge a queste pratiche.
    Credo che l'uso più perverso sia quello di umiliarsi ed inferire sul nostro stato di limitazione davanti all'assoluto. Ha senso ma solo come fase, lo scopo di queste pratiche non è detestarsi, è andare oltre.
    Più è nobile il proposito, maggiore è il senso di leggitimità di ciò che si sente chiedere e maggiore si rafforza la volontà e la fede. Ci sono cose che amo dire illegittime, quelle cose che si sente non siano nobili, che non si sente sia certi sia davvero bene vadano in un certo modo e credo che giustamente non andranno in quel modo. Ma davvero funzionano? Si dice che dipende dalla fede, da quanta devozione e ripeto per me anche da cosa si chiede. Vedo che sempre risultati avvengono, ma a volte non con i tempi e nella forma voluta. Sono dunque pratiche inutili, inganni della mente, sciocchezze? Beh io credo che tutto ciò che viene da una profonda necessità interiore, che non è volto ad essere distruttivo, che non è guidado da fuori cieca o malevolenza ha giustamente bisogno di essere preso in considerazione e di crescere. Senza dubbio sono elementi che anche per la società sono belle ed utili. Certo che queste solo pratiche senza lavoro interiore, queste pratiche senza il prendere la palla al balzo ed agire se si vede che è necessario, sono solo un'opera incompiuta. Bello vedere come durante questo tragitto passi di tutto nella mente, è importante conoscersi e sapere come procedere specie se sono penitenza abbastanza corpose da portare avanti. E se tutto succede come previsto? Era il momento, la vera grazia è di essere stati parte e testimoni di ciò che è accaduto. Come individualità siamo tutti attori del grande gioco della vita e protagonisti ogniuno a suo modo e nel tal momento, ma siamo sempre solo parte del gioco, non artefici del tutto (o meglio lo siamo in assoluto ma oltre noi stessi). Personalmente credo che possono essere pratiche utili per crescere e conoscersi meglio, ma pericoloso portate al eccesso, senza guida, senza analizzarsi e credendo poi di avere super poteri che nessun'altro possiede. È solo la natura che segue il suo corso, o la volontà di dio per chi crede in questo modo.

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