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    mercoledì 29 maggio 2013

    LE TRE GUNAS IN ACTION - ANDARE OLTRE CONOSCENDOLE

    Ho finalmente visto e compreso le 3 gunas in azione dentro me stesso. Ho visto la bellezza quasi sinistra di tamas... la disperazione, la voglia di non far nulla perchè ci si sente bloccati (di solito mi blocco di più cadendo nella contemplazione quando resto quasi immobile fissando qualcosa o sentendo l'unitá del tutto e la sua bellezza sconfinata), il vedere e sentire che tutto è vano, che non si uscirà mai dal cerchio dei problemi e della sofferenza. Un pensiero mi allora detto, ma questa è la famosa guna di cui si parla nel induismo. Ho visto allora rajas farsi avanti, coraggiosamente dicendo, agisci! Godi di qualcosa con forza, e combatti. Ci vuole forza e passione. Segui l'amore che senti, lotta per quel amore. E così ne ho visto la bellezza, la forza. (Tamas è anche l'ignoranza di non rendersi conto di noi stessi ed il mentirci, ingannarci per non accettare ciò

domenica 26 maggio 2013

STUPENDO CONTEMPLARE IL CAMBIO DELLE COSE...

È stupendo contemplare il cambio nelle cose... Vedo come le cittá si modifichino, per esigenze varie, e abbiamo la loro vita, le loro fasi, come tutto.
Così come le nazioni, l'economia, le civiltá... Seguono un corso a volte simile, con tempi differenti, ma sono parte del divenire. E si sente stupore per le novitá, quel "ma dai... pure qui ..." e quella malinconia, "... ma guarda come è adesso, una volta ...", poi magari si critica, non si comprende, si preferisce la nuova forma, ci si abitua rassegnati cercandoci qualche strascico del passato o trovandoci qualche punto costante attraverso il tempo.

SENTO

Sento di essere arrivato al punto di non poter più descrivere quello che sento.
È come se muovendo lo sguardo dell'attenzione su qualsiasi cosa ne cogliessi migliaia di prospetti e sfumature, come se vedessi la vita di molte differenti persone scorrere, come se fossi questi persone e ne comprendessi il perchè considerano questa cosa piacevole o spiacevole, interessante o noiosa o neppure la prendessero in considerazione. E non esprimo giudizi che in qualche modo sento miei propri sul loro agire, solo comprendo e sento quello che vivono e sentono nel tal momento, anche con le conflittualità che implica il loro pensare...

venerdì 17 maggio 2013

IL MITO DI CRISTO


Mi è caduto oggi il mito di cristo. Non lo vedo più neppure come una maestro. Mi riferisco al gesù dei vangeli, al povero che insegna del altro mondo, della transitorietà di questa esistenza, al morto e risorto, ai vari miracoli, a colui che critica il guadagnare soldi nei templi, che parla di come tutti siamo peccatori, del importanza di seguire l'insegnamento. Mi dispiace non siano rimasti sui scritti, di pugno, maggiori argomentazioni del suo pensiero senza mediazioni.
Lo vedo figlio del suo tempo. Goccia di acqua come ogni altra nel oceano infinito del essere. Preziosa in se stessa, illuminante per altri, ma sempre goccia.

giovedì 16 maggio 2013

MENTE E CUORE PURO


Spesso ci si riferisce alla purezza, di mente, di cuore, ma cosa si intende davvero? Ci si riferisce alla purezza di intenzione, in un pensare semplice, disciplianto, sincero, senza sotterfugi, naturale. Se sento di avere una necessitá non la maschero, non la nego, considero se è il momento e la seguo.
Non mi perdo in strani labirinti di pensieri, li semplifico.
Ci vuole forza e disciplina, senza dubbio, apprendere il miglior modo per poter agire e seguirci, ma ancor più si accetta che una cosa può andare bene o male, per dirla in soldoni, si accetta il piacere ed il dolore.
Mente come sempre è sede del pensare, del ragionare, del considerare, cuore della parte emotiva, emozionale. É solo un modo per sentire, rappresentare la cosa, un ottimo modo credo. Entrambe devo essere purificate, essere semplici... non è tanto essere ingenui, l'ingenuo si affida a qualcuno e soffre se tradito, chi segue un certo percorso non si aspetta nulla, e se qualcosa lo prende inatteso, lo accetta e va sempre oltre. La fede è nel divenire sapendo che è gioco del essere.

lunedì 13 maggio 2013

LA MENTE CHE CAUSA IL SUO SOFFRIRE


Indagare le mie paure interiori, ed anche alcune situazioni di vita, hanno messo alla luce un pò di materiali interessante e pesante allo stesso tempo.
Vedo come certi processi mentali non ci aiutino per nulla a vivere bene, sereni.
La mente tende a dare la sua valutazione alle cose e si fissa sulla idea che si è fatta. A volte nega certi elementi per concentrarsi e stabilirsi su altri, e tende a non essere oggettiva. Tende a non esserlo per necessitá del ego, per dare un senso alle cose, per darsi una direttiva, per attaccarsi ad una meta, come se fosse l'ultima, la finale... ma tutto continua sempre a scorrere.

domenica 12 maggio 2013

LA PAURA

Riflettevo oggi sulla paura. Sulla paura e la sua relazione con il vivere per gli esseri umani, ed in particolare in relazione a molti miei comportamenti, gusti, modi di fare... E ho visto molte paure dietro. Paure, diciamo subdole perchè a volte mascherate di altro. Non esprimo nessun giudizio morale sul tema, certe paure hanno sicuramente il loro perchè di essere, sono legate alla sopravvivenza del singolo e del gruppo, alla formazione della nostra individualità, ma a volte non ce ne accorgiamo.
Ho visto quindi in me questo aspetto, la paura del abbandono, la paura di non essere accettato, la paura di non essere compreso, ... e di come alcuni strascici siano rimasti in certi gusti e pregiudizi (oserei dire pochi

venerdì 10 maggio 2013

I PREGIUDIZI


I pregiudizi nascono da qualcosa che ci ha colpito. Si imprime nella memoria una certa informazione, un qualcosa che diciamo questo me lo devo ricordare... certo avviene a livello automatico a volte. Ed intorno a ciò si creano strutture che rafforziamo. Non mi piace la pasta. Tutto inizia così... magari lo dissi da bimbo in un capriccio, ma per qualche motivo l'ho rafforzato. Non mi sento bene di salute, per colpa della pasta, se la gente mangiasse meno pasta sarebbe più felice, etc etc etc Si a volte si cade nel assurdo. Ho perso le chiavi della casa è colpa degli stati uniti... non ho lavoro è per colpa delle scie chimiche, il tal tipo ha molti soldi, per

RAZZISMO


Vedendo e leggendo in america latina di tanti scontri tra gruppi di quartiere per differenti motivi, non sempre per la lotta al potere legata al traffico di droga, mi sono accorto che esiste una certa forma di razzismo intrinseco anche in questi eventi. Un razzismo che è rafforzare il gruppo, ritenuto migliore, ritenuto ciò per cui vale la pena lottare, ritenuto la vera radice di ciò che si è, e i rivali i nemici, da odiare, disprezzare, perseguitare... lo si fa per il gruppo, per la sopravvivenza, la vita è dura...
Se poi armi e violenza già sono a portata di mano, le cose si trasformano in bagni si sangue costanti. Non

giovedì 9 maggio 2013

IL DESIDERIO DI MORTE


Il desiderio di morte è quel anelare alla fine dell' esistenza, al oblio, a quella nera oscurità. Mi affascina, mi piace, ci vedo dentro il nulla. Non mi spaventa questa oscurità proprio per niente, la vedo come la vera casa, l'assoluto da cui tutto giunge. Ma... vedo anche tante delusioni, vedo anche la voglia di stabilitá, di andare oltre ad una certa precarietà, al divenire... e non posso che accettare questa visione. Anche questa è vita in un suo aspetto ed il desiderio nasce da aspettative... anche il desiderio di morte. Si accumula esasperazione a volte, con il tempo, un costante logorio... legna e legna di desideri che brucia... ed intossica a volte,...  É

lunedì 6 maggio 2013

MEDITAZIONE

Esistono tanti tipi differenti di meditazione, anche con fini differenti... ma forse la vera meditazione è il presenziare, l'essere consapevoli di essere, senza scopo, solo il percepire. Alla luce di ciò tutto ciò che ci riporta al presente, al sentire qualcosa è parte di questa pratica, ed è quindi in realtà un esercizio naturale e costante. Quando però ci si approria di uno stato d'animo e non lo si sente ma si è, ci si è sbilanciati... bisogna allora lasciar andare e ricordare ciò che siamo. 

venerdì 3 maggio 2013

IL VERO DISTACCO


Il vero distacco non è ignorare le emozioni o ciò che ci accade attorno o dentro, anzi si sente e ci si rende conto di tutto, ma come un processo, come un continuo scorrere di eventi e noi siamo testimoni di questa realtá, testimoni che hanno un ruolo, ma puri, oltre ad ogni cosa, non si esprimono giudizi, massimo si vede come si formano, si contempla l'essere,... si proprio quello che tu credi di essere e quello con cui ti identifichi.
Non sono le mie emozioni, le mie paure, solo le sento... Potrei esserne la sorgente questo si, ma pura. Si comprende allora la mente, una mente transpersonale (solo un modo per dire la cosa), che è mente di tutti gli esseri umani, non 'mia', o si mia ma non è ciò che sono, massimo potrebbe rappresentare come vedo e mi rapporto, ma come individualità, non come assoluto quale sono.
Non esiste nulla che non sia in me, ne dentro ne fuori. Solo esistere l'essere, nel senso assoluto.

Namaste :)

giovedì 2 maggio 2013

ESERCIZIO TANTRICO


Ho un bel esercizio tantrico da proporre; non è ritenzione del seme, mastrurbazione od amplesso per ore e ore, penetrazione senze movimento pelvico e neppure sesso selvaggio come bestie, anche se potrebbe passare per tutto ciò... è... amare...
La disilusione potrebbe accendersi su qualche volte e qualche mente dire vabbeh... è un esercizio vago...
E no, ora salta fuori il bello... dopo esserci spogliati davvero, in intimità con noi stessi, purificati nel senso di preparati con sincerità nella nostra pratica... iniziamo ad amarci, ad espandere la percezione di noi stessi