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    sabato 30 giugno 2012

    ILLUMINAZIONI

    Dopo una pausa ritorno a stressare, ma forse di più ad estendere alcune mie riflessioni. La verità non ricordo di averne già parlato, ma... ad ogni modo adoro ripetermi.
    La cose succedono perchè succedono. Si ci sono una concatenazione di cause, anche di responsabilità, ma succedono non necessariamente seguendo un nostro schema mentale di ragionamenti logici, o morali. E non solo spesso raggiungiamo il punto di non dimostrabilità di alcuni costrutti mentali. Ci sono persone malvage fortunate e persone 'buone' sfortunate.
    (Ovviamente è solo una delle possibili variabili combinazioni di eventi). Religioni, filosofie e buon senso creano differenti modi per poter accettare questa cosa, alcuni ragionamente arrivano a dimostrare la non esistenza di un dio morale buono, altri trovano come mettere la pezza alla cosa cambiando totalmente prospettiva (cosa che secondo me è la chiave della realizzazione spirituale, per come la intendo, però sempre e solo se non perde di vista nessuna delle altre prospettive dato che ognuna ha il suo motivo di essere). Eccomi di nuvo a titarmi pienamente nella complessità, evento inevitabile data la natura delle cose. Quando qualcosa di orrendo succede beh dobbiamo farcene una ragione, la mente si strugge per questo, le emozioni ribollono e vogliono il loro sfogo. Se poi consideriamo che tutto sia ingiusto, il perchè proprio a noi e non a quel p*** di ******* di &*$#$%#$@# di $@!@$(@ ... beh perchè si. Alcuni modi di pensare sono sicuramente maggiormenti costruttivi. Una fede religiosa può servire, soprattutto per chi si trova in problemi grandi. Il poter pensare che siano prove da superare, che non siano accadute per nessuna colpa  o nessuno peccato, o anche il dare la colpa di tutto ad un dio con cui sfogarsi, con cui si arriva a negare l'esistenza per la rabbia e l'ira.
    Esiste poi un è successo perchè me lo meritavo, perchè sono una cacchetta... che non è molto costruttivo, se davvero siamo la causa della cosa beh è un momento per aggiustarci un pò; se consideriamo ed accettiamo il karma la parte razionale sempre accetterá la cosa, così come se si ha fede che sia un progetto di qualcuno o qualcosa di più grande fosse dia o il gioco di un rishi...
    Per me il vero misticismo non è sfuggire alla 'realtà', in alcune sue fasi può esserlo, ma è realizzare fissare alcune cose. Non si può sfuggire alla vita, intesa come processo di divenire, di trasformazione... tutto ne è parte, anche la morte, anche la realtà ultima delle cose, anche il salto della non accettabilità che è il calpestare  la croce dei nostri pregiudizi.

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