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    venerdì 14 febbraio 2014

    Riguardo alla reincarnazione

    La reincarnazione implica il continuare di qualcosa che per qualche motivo non è stato realizzato. Nel ambito del Advaita, rendersi conto di essere l'eternità e dimorarci è andare oltre il ciclo delle reincarnazioni. Non resta nulla in sospeso da terminare, e scomparendo ogni illusione di individualità e distinzione del tutto, anche ciò che si incarna scompare, o si rivela per ciò che è : amore, eternità, beatitudine, Sè, ...
    Certo il liberarsi di tanti limiti apre la coscienza, o meglio l'attenzione verso l'universalità della nostra coscienza, e ci rendiamo sempre più consapevoli di tanti stati interiori, che per qualcuno sono di vite passate. Un advaitin non cade però in troppe speculazioni sul tema, qualunque cosa sia sono sempre giochi della mente e delle percezioni. Personalmente li vedo come un indice che mostra che la "realtà" è qualcosa di più amplio di ciò che a volte crediamo. Andiamo oltre ed immergiamoci nell'eternità che è la nostra vera dimora :)

    2 commenti:

    1. E' un concetto molto simile al quello del primo Buddhismo, al quale poi si è aggiunta l'idea del Bodhisattva, ovvero di colui che, pur avendo capito e potendosi liberare dal giogo delle rinascite, preferisce non farlo per portare testimonanianza agli altri che ancora fuori non ne sono.

      Vedo che è un po' che non pubblichi... spero non stia abbandonando il blog, ma d'altronde anche l'attaccamento ad esso sarebbe un errore, no? ;-)

      www.wolfghost.com

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