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    mercoledì 21 novembre 2012

    INDIA - ma non del tutto


    Putroppo non posso scrivere parlando della mia esperienza in india, non ci sono mai stato, fin ora, e non sò neppure se mai ci andrò, fisicamente, ma ovviamente mi affascina, come non potrebbe affascinarmi...
    E mi attrae il misticismo indiano, nella sua complessitá, diveritá, tolleranza, non per tutte le sette e gruppi, ma nel complesso sì.
    Non credo che le religioni occidentali manchino di qualcosa, ma credo che é lo spirito con cui ci accerchiamo è differente... non sempre sono l'anelo ad un cammino, è più un comodo sono nato in questo e basta. Magari non c'è quel enteusiasmo e voglia di crescere, comprendere, confrontare... e ci si incontra con persone non sempre aperte e preparate, o che parlano della tal fede per convertire e convincere delle
    proprie idee (tendenza natualre del essere umano credo).
    Questo senso della mia idea, cultura, paese, famiglia, sia migliore è molto restrittivo, per me mutila la bellezza di conversazioni, collaborazioni, scambi a tout coure, davvero sinceri, aperti, divertenti, che ricaricano, stimolano, diffondono conoscenza e felicità, non odio, separazione ed insidie (anche se sono parte del gioco, ma anche saperle sublimare od evitare, essendo essere umani veri, intelligenti, attenti). Del india mi colpì da bimbo un programma in tv, vedere i sadhu facendo yoga. Non saprei dire cosa del tutto mi abbia colpito, oltre alla 'stranezza' , 'diversità' forse quello sguardo, quei sorrisi... così come dei monaci buddisti, e quella saggezza, quella filosofia, quel cercare il tutto, vederlo, viverlo, esserlo...
    Poi si ci sono truffe, inganni, spiritualità a pagamento, tutto diventa corsi, più paghi più grazia hai... più il puja è caro più il risultato grande... però tutto dipende dalla evoluzione interiore della persona... ricordo un venditore, indiano, dicendo compra questo incenso é originale del india, è spirituale...
    Sono scoppiato a ridere, anche lui sorrideva. Tutto è santo venga o no dal india ahahahha! È bello poi vedere, gente povera ma davvero povera sorridere ed avere fede in dio. Quella semplicità... certo sarebbe meglio vedere tutti ricchi e felici ovvio... ma quei sorrisi...
    Non dicono che non soffrano, vivo in questo mondo e sò come tutti cosa sia il dolore, il soffrire fisicamente ed interiormente, ma quei sorrisi
    Certo alcune cose sono criticabili come in ogni cultura, ma alcuni principi sono davvero visibili, si possono sentire, toccare.
    Qui in latino-america si parla tanto di dio, ma c'é tanta rabbia, odio, violenza. Non in tutti, non con tutti... e si ci sono poveri che sorridono... e tutti qui sono dei e dee quando ballano :)
    Forse latino america ha voluto o vuole copiare troppo usa, come se fosse un modello per tutto, ma si trascina queste violenze antiche, forse dal tempo de los conquistadores. Poi troppe ingiustizie sociali, il senso che la casta sociale è tutto e a volte sembra esserlo davvero. Non si hanno gli stessi diritti, proprio per nulla e la legge si piega davanti ai potenti (parlo di latino america). Succede un pò ovunque lo sò, specie in periodi di crisi le cose si amplificano.
    Finchè la mente crederà nelle differenze che vede e non andrà oltre resteremo chiusi in una piccola sfera che a volte viaggia o crede di viaggiare verso mete lontane e sublimi e si perde in se stessa senza espandersi neppure di un millimetro, senza neppure tentare di vedere cosa si trovi li fuori dalle coperte... è un perdere una grande occasione ;)

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