• Home
  • Perchè questo blog

    venerdì 27 gennaio 2012

    SINCRONICITÁ

    Le sincronicitá, per chi non lo sapesse o non le conoscesse con il nome che Gustav Jung gli attribuí, sono quelle coincidenza significative che ci accadono nella vita. Sono eventi concatenati piú che da un rapporto di causa, da un rapporto di significato, ed avvicinano, uniscono un processo mentale ed un fatto fisico esterno, direi quasi da dare la sensazione che si uniscano le due cose in modo strabiliante. L'esempio canonico é pensare alla tal persona che é molto tempo non incontriamo o di cui non sappiamo nulla, e nel immediato o a breve questa persona ci telefona o la incontriamo per caso, a volte in posto in cui non ci saremmo mai aspettati di poterla incontrare.
    Ora come sempre la nostra mente e il nostro modo di vedere la vita dará o non dará un significato al fatto; non é mia intenzione dire come le cose stanno (vabbeh piú avanti daró la mia interpretazione, beccato hahaha) . La scienza stessa non puó neppure studiare questo fenomeno, in base a cosa lo farebbe?Se non c'é un rapporto di causa, o se esiste sembra essere qualcosa di metafisico, sfuggevole, cosa che alimenta altre teorie.
    Mi siedo, rilassato e mi gusto ció: il buon Jung dice, il punto non é tanto il perché, il punto é il valore profondo che ha per noi, fosse solo per un istante. Il punto diventa quella coopartecipazione di qualcosa, con senso di apertura, di piacere, di condivisione; quel sentire un brivido, una sensazione di unitá, magari pure di commozione (vabbeh jung non l'ha proprio detto cosí ahhaha). Il punto fondamentale non é che noi siamo gli agenti di ció, ma siamo una parte, un concorso di causa della tal cosa (non é straordinario?).
    O magari lo siamo nel profondo, magari non siamo solo ció che crediamo di essere.
    Alcune sincronicitá sono impressionanti!
    Alcuni giorni fá stavo leggendo sulle sincronicitá  in internet un episodio che aveva come soggetto le cavallette, che simbolicamente sono messaggeri. Finisco di leggere l'articolo e mia moglie entra in casa dopo aver acquistato due piccole cavallette fatte con una foglia di banano credo.
    Non le avevo parlato del articolo, mia moglie non é amante delle cavallette o degli insetti in generale, le vendevano alcuni ragazzi che si guadagnano qualcosa in questo modo girando di casa in casa e per caso sono passati di qui, é la prima volta che vedo stí lavoretti qui.
    Medito, ho una ´visione' di qualcosa che brucia, mi impressiona come la fiamma sia vivida e vera, vedo il fumo. Dopo qualche ora vedo un film, e una delle scene chiavi é un libro che brucia. Dalla locandina del film, dalla trama e dal trailer non potevo saperlo, non era intuibile. Questa non é proprio una sincronicitá in senso stretto. Meditando mi vedo raccogliere nelle mani l'acqua di un lago, e dentro c'é una fata (premetto il mio gusto simbolico é piú indianeggiante negli ultimi anni), sento che é la felicitá, che é in me.
    La sera una cara amica mi manda un link di youtube alla scena del "signore degli anelli", dove (non ricordo i nomi dei personaggi sic) la principessa degli elfi dona per protezione l'amuleto a forma di fatina al principe umano, con la speranza di incontrarlo presto ed intero.
    Medito, non lo faccio neanche con tutta stá frequenza, penso alla giustizia e alla vendetta, alla furia di dio. Sono parte di un episodio di furto, in cui il ladro viene preso malmenato e costretto a restituire ció che mi aveva rubato. É successo come una serie di coincidenze ed é stata una vendetta per altre cose che aveva compiuto contro altre persone. Personalmente ero rimasto male per il suo modo di fare, era una persona conosciuta che ha approfittato della nostra buona fede, uno di tanti ahahhaah! Ma sempre meno. La vendetta non era mia, ma il vedere che una forma di giustizia fosse in atto, mi ha lasciato riflettere. Spero che succeda pure con la banca che mi ha rubato dei soldi e non ha voluto rispondere! Vabbeh il tema é lungo e la giustizia in america latina complessa.
    Per ora mi fermo qui, non vorrei tediarvi, era solo per fare esempi personali. Tutto questo mi spinge a sentire che una certa unitá, un legame di significato nelle cose esiste, o almeno si puó sentire, o almeno uan aprte di noi sempre lo cerca. La scienza stessa cerca una teoria unitaria del tutto. Con questo non stó appoggiando nessuna teoria particolare o religione o schema di predeterminazione, a cui non credo non totalmente, (esiste quantomeno un margine a volte molto significativo sulla possibilitá di dirigere fatti esterni a noi stessi, mentre direi che la felicitá interiore dipende totalmente da noi), solo considero che la nostra mente no é solo logica, che la scienza e la parte razionale formale coglie una parte della realtá ma non tutta, cosí come la emotiva coglie un'altra parte, e sembra esserci qualcosa che trascende lo stato ordinario di coscienza, di essere e che nel profondo di noi stessi siamo connessi a tutto attraverso molte connessioni fisiche, emotive, biologiche, e magari pure spirituali (intendo qualcosa che sentiamo ma non riusciamo a mettere nelle altre categorie).
    Vedo questi momenti come fatti da godere, che rendono la vita interessante, ancora piú bella ed aprono la porta alla molteplicitá. Quando ci avvicinamo maggiormente a noi stessi, sembra succedano maggiormente. Consideravo che fosse solo l'attenzione ad essere maggiore, o solo casualitá senza significato, o che la mente da un significato, e bla bla bla. Non crediate che non sia un tipo che si ammazza di domande e mette in dubbio tutto! E meno che meno che creda in tutto, beh magari ora si, ma in un altro senso. Cerco di guardare la profonditá delle cose, senza perdere d'occhio la superficie.
    Vivere come bimbi é la chiave secondo me di godere appieno le sincronicitá e sanarci dentro se ne abbiamo bisogno, o alimentarci, crescere. É compartire qualcosa. Vi propongo di porre attenzione a questa cosa, vedrete che ve ne accadranno molte nella vostra vita e spero utili. Questo non indica che abbiamo super poteri, anche perché non é o non mi sembra sia direzionabile la cosa, (l'ego puó solo mettersi in sintonia con, arricchirsi di, purificarsi, ma non governa nulla), ma colta nella sua pienezza e usata bene aiuta verso una vita felice. Ebbene sí, spesso viviamo male per colpa nostra!

    Un abbraccio.

    Nessun commento:

    Posta un commento

    Ho attivato la moderazioni dei commenti solo per evitare spam: appena letti li metterò online.