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    martedì 29 gennaio 2013

    NEW AGE - NUOVA ERA


    Non ha mia parlato della new age, la nuova era.
    Voglio dedicarci qualche riflessione. A volte mi è simpatica altre volte la detesto. A volte credo di esserne parte o di esserne stato parte altre volte per nulla. Questo movimento di cui ne parlo in modo discorsivo e molto leggero, è da un lato interessante, ripropone temi antichi in modo universale, nel senso che si cerca di collegare tutto a tutto nelle varie culture, ma a volte è difficile, molto molto difficile, e non si coglie del tutto la pienezza delle varie pietanze. A volte poi c'è una spinta verso un certo ottimismo a tutti i costi, che mi lascia perplesso. Voglio dire in se stesso porta a stare bene che in sintesi è ciò che ogni essere vivente cerca, ma forse non solo questo, si cercano anche esperienze, emozioni, rischi...

    La nuova era in se stessa, l'era del acquario è la continuazione della attesa del regno di dio sulla terra, di cui i primi cristiani credevano l'imminenza.
    Ha un richiamo alla fine del era del ferro ed inizio (di nuovo) di una era del oro del sistema induista; un cambio di eone, l'apertura verso l'universalità, ad una coscienza collettiva globale, elemento supportato in parte dalla tecnologia.
    New age è riprendere temi mistici antichi e sbatterci qualcosa di scientifico o fantascientifico dentro. A volte si esagera con il voler forzare le cose per farle quadrare, e senza dubbio è un buon business. Corsi per aprire i chacrka, per meditare, per connettersi telepaticamente con gli alieni, macchine per sistemare il nostro assetto bioenergetico, etc etc
    Anche l'advaita è di moda e quando qualcosa si diffonde troppo a volte si travisa, da vita ad altre cose non che non sono più se stessa, ma ne è consapevole e va oltre.
    Mi piace questo sentire tutto come davvero è uniti, collegato, ma forse bisognerebbe essere meno superficiali e considerare bene i collegamenti. Ognuno ha il diritto di credere in ciò che vuole e come vuole, ma ricordando che ogni comportamento ha le sue controreazioni. Credo sia un errore quello di risolvere tutta la complessità della vita in modo semplicistico. Essere positivi si è utile, ma anche essere diffidente serve, specie nel business. Per la spiritualità si ci vuole fede, fede come mezzo per trascendere la nostra stessa mente, ma una fede si costruisce, e deve essere sincera, basata su di un amore vero... le nostre varie parti hanno le loro modalità. Concludo dicendo che voglio essere neutrale con la new age: certe cose le approvo e mi intrigano, altre le vedo molto fallaci e superficiali. La vera fede è un atto di accettazione delle cose come davvero sono, non credere nelle cose più originali ed esotiche così perchè sono originali ed esotiche (ahahaaha), cercare sempre di verifica e comprendere le cose da più prospettive è importante, per ciò che si può fare. Ben venga l'idea di cambiare mentalità e costruire un mondo migliore,... ma è un pensiero a volte pericolosamente fallacie.

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